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Il Soroptmist Club di Sanremo ha commemorato la 'Giornata della Memoria' |
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Il giorno 19 gennaio 2011, presso l’Hotel Londra di Sanremo, il Soroptmist Club di Sanremo
presieduto dall’Arch. Roberta Cento Croce e le Soroptimiste con un folto gruppo di amici ed ospiti, hanno commemorato
il Giorno della Memoria con l’intervento della Dott. Judith Torok, Direttrice artistica di Villa Biener Arte Contemporanea
di Cipressa, laureata in Lingue straniere ed in Medicina, la cui famiglia, ebrea, è stata vittima della follia dei nazisti.
I
nonni materni della Dott. Torok Abramo Adolfo Biener e Barbara Huber nel 1914 decisero di sottrarsi alla miseria di Magyarlapos,
cittadina della Transilvania, trasferendosi a Budapest, la grande capitale magiara; ebbero tre figlie: Berta, Gabriella e
Klara. La maggiore Berta ed il marito vennero deportati separatamente, ma mentre Berta fu liberata e tornò a casa ammalata
e ridotta a 35 Kg di peso, suo marito morì nel lager. Gabriella venne catturata da fascisti ungheresi e, dopo essere stata
legata insieme a molte persone, fu condotta in riva al Danubio, fucilata ed il suo corpo disperso nelle acque del fiume.
Klara,
madre della Dott. Torok, nacque nel 1921, era una bambina vivace e volitiva, con un unico grande obiettivo per la vita: non
subire la povertà conosciuta così da vicino; inoltre era dotata di uno spiccato temperamento artistico (fu attrice e ballerina
di tip tap) e molto coraggiosa: quando le fu ordinato di cucirsi addosso le cinque punte della stella di David, non la portò
mai, sfidando la sorte ogni giorno. Il padre della Dott. Torok, marito di Klara, offrì il suo piccolo alloggio a Budapest
per nascondere la famiglia Biener ed evitare loro razzie e deportazioni; per questo ha meritato l’encomio di riconoscimento
di Giusto tra le Nazioni presso il Museo di Jad Vashem a Gerusalemme.
Il padre della Dott. Torok, deceduto nel 2002,
fu un uomo intelligente e poeta mancato che sublimò il suo estro creativo e le doti letterarie collezionando quadri degli
impressionisti e delle avanguardie ungheresi, monete, libri antichi e pregiati, album filatelici ed oggetti d’arte che
vennero fittamente stipati nella sua abitazione; quando - negli anni 90- ebbe l’opportunità di acquistare alloggi (ufficialmente
per affittarli altrimenti la moglie non avrebbe concesso il suo assenso) li riempì di tutto ciò che aveva accumulato. La madre
Klara gestì abilmente una maglieria ed era dotata di una particolare capacità nell’arte del vendere "lo faceva con una
dignità da regina; i clienti erano i sudditi che si prostravano al suo cospetto. Nessuno usciva dal negozio senza comprare…”.
Nel
2003 la Dott Torok acquistò, una villa 'La Fortezza' che dopo anni di ristrutturazione, è diventata l’attuale illa Biener
situata sulla collina di Cipressa dove le terrazze si affacciano sul mare, un luogo unico, magico, fatato in cui la bellezza
impareggiabile della natura si unisce alle suggestive sensazioni evocate dalle opere d’arte che artisti, provenienti
da tutto il mondo, hanno collocato nel Parco ed in cui il visitatore condivide la “resurrezione di un incantesimo”.
Come ha sottolineato il Dott. Luciano Caprile, presente nella stessa serata, autore insieme con la Dott. Torok, Natalie
Richardson, Lorenzo Appetecchia e Carlo Maglitto, di una interessante recente pubblicazione “Villa Biener-Arte in natura
Natura in arte" Villa Biener è un luogo dove la natura si sposa felicemente alla creatività, dove le molteplici tonalità del
verde suggerite dall’ulivo convivono col bacio suadente o aggressivo di una scultura e col variegato percorso di un
mosaico, qui si compie il miracolo che nessuno avrebbe osato invocare altrove… In un simile ambiente si respira l’eternità
nel momento vissuto passo dopo passo, sorpresa dopo sorpresa”.
Le passioni e la creatività dei Genitori della
Dott. Torok sono sopravvissute e si sono concretizzate nella realizzazione di questa Casa "teatro del fare, crocevia di scambi
, contenitore universale dove tutti possano lasciare una traccia che abbia la forza di incidere sul paesaggio e sulla memoria
dei luoghi”. Infine la Dott. Torok ha ribadito il ruolo fondamentale dell’Arte quale strumento capace di unire
pacificamente uomini liberi al di là delle differenti culture, etnie e ceti sociali.
Donatella Cataldo Socia Soroptimist Club Sanremo
C.S.
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